Questa ricetta la voglio dedicare a coloro che erano presenti al primo corso di panificazione che si è tenuto nella nostra cittadina in concomitanza con il PM Day nazionale lo scorso sabato 2 febbraio. L’entusiasmo e l’interesse che le partecipanti (c’era anche un ragazzo a dire il vero, quindi non è del tutto giusto l’uso del femminile! )hanno dimostrato verso gli argomenti del corso hanno rinnovato la mia passione per la Pasta Madre. Tant’è vero che ho creato un gruppo su Facebook per condividere ancora con loro e con chi si vorrà iscrivere, ricette, consigli, foto. L’ho chiamato Comunità Pasta Madre Volterra e dintorni e si sta rivelando una comunità molto molto attiva.
Sono contenta di come è andato questo incontro sul pane per più motivi:
- prima di tutto perchè mi piace diffondere l’idea che, nonostante il messaggio quotidiano che ci arriva tramite Tv e media vari, non siamo individui-consumatori e basta, ma siamo anche in grado di “produrre” e creare con le nostre mani qualcosa di buono e sano.
- secondo perchè ho avuto l’occasione di seminare nel cuore di chi è venuto una piccola, banale, ma grande idea: possiamo tornare a riappropriarci del nostro tempo di vita, nonostante gli impegni di lavoro quotidiani e pressanti. Credo che chi ha provato a fare il suo pane abbia capito che alzarsi presto e impastare o dedicare mezz’ora della propria routine a fare una cosa per sè e per la propria famiglia aggiunge qualità al proprio modo di vivere. Prima di essere travolti dai tempi stretti che ci impone il lavoro ecco che mi ritaglio un momento di pace e tranquillità e impasto. Lo può fare chiunque e quando ha cominciato con il pane, poi riuscirà a ritagliarsi anche un minuto per leggere, un minuto per ascoltare i propri figli…..un minuto slow all’interno di una giornata troppo fast.
- terzo perchè condividere il “saper fare” unisce. Il gruppo su Facebook che è nato quasi spontaneamnete ne è un esempio. E siccome questa piccola comunità virtuale che è nata ha la caratteristica di gravitare su un territorio ben definito (Volterra e dintorni) vorrei che non restasse solo virtuale. C’è l’opportunità di incontrarsi fisicamente e lo faremo.
Basta con le chiacchiere. Vi avevo promesso una ricetta (la ricetta originale in cui hanno usato solo lievito di birra la trovate a questo indirizzo). Quella che vi scrivo io è con la Pasta Madre, ovviamente. Eccola:
GIRELLE CON CREMA E UVETTA
Ingredienti:
g 250 farina Manitoba
g 250 farina 00
g 75 zucchero (io uso quello di canna)
g 5 sale
g 75 burro
150g di pasta madre liquida
170 ml di acqua
170 ml di latte
scorza di arancia o limone
1 tuorlo d’uovo
1 cucchiaino di miele
1 albume
3 cucchiai di acqua
2 cucchiai di zucchero
uvetta 2 o 3 pugnetti
Crema pasticcera (io uso la ricetta dell’ Artusi)
250 ml di latte intero
2 tuorli
20 g di amido di mais (o 30 g di farina)
50 g di zucchero
odore di vaniglia
buccia di limone intera da togliere appena cotta la crema
Procedimento:
Alla sera fare un poolish con l’acqua, il lievito madre, il miele e 150 gr di farina presi dal totale. Lasciare che l’impasto raddoppi, ci vorranno circa 3 ore.
Impastare quindi con il resto degli ingredienti (il burro in ultimo) e lasciare l’impasto per 40′ in luogo tiepido. Se ce ne fosse bisogno, si può aggiungere all’impasto 2 o 3 cucchiai di farina (io l’ho aggiunta perchè l’impasto era troppo morbido, ma dipende dal tipo di farina che si usa e da quanto essa assorbe i liquidi).
Dopodichè porre in un contenitore, coprire con pellicola e mettere in frigo fino al mattino successivo.
Al mattino tirare fuori l’impasto, attendere circa 30′, poi fare le pieghe del primo tipo, come indicato qui
Coprire con un panno bagnato e lasciar riposare 1 ora.
Quindi stendere la pasta col matterello riducendola ad uno spessore di circa mezzo cm. Dopo averla stesa si versa su tutta la superficie uno strato di crema pasticcera, e sopra di essa si sparge un po’ d’uvetta, precedentemente ammollata in acqua tiepida.
Piegare la sfoglia fino in fondo come si fa per fare le tagliatelle; tagliare poi le girelle larghe circa 2 cm.
Allineare distanziati i dolci così ottenuti sulla placca da forno, pennellarli con l’albume sbattuto e lasciarli lievitare per un paio d’ore.
Cuocere in forno a 200° per 10 minuti e poi abbassare a 180°C per altri 20 minuti finchè non saranno perfettamente dorate.
Per dare lucido alle girelle, si prepara in un pentolino uno sciroppo composto di acqua e zucchero, e, dopo averlo fatto bollire per qualche minuto le si spennellano appena sfornate.
Buon appetito!!

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Che bello leggerti Ire.

La tua “intro” a questa ricetta (yum!) mi ha scaldato il cuore.
Uno dei desideri legati al tanto sospirato ingresso in casa “nuova”, o per meglio dire rinnovata, è quello di averti per un bel pomeriggio/giornata a fare qualcosa di semplice, vero e pieno di passione…impastiamo?
Un abbraccio
Ci
Ti prego, dimmi che nella casa nuova hai il forno a legna!!!
Scherzo. Vengo più che volentieri. Impastiamo con la voce di Bono Vox come colonna sonora?? Come ai vecchi tempi in Collina?? Però la musica giusto soft soft perchè voglio anche chiacchierare con te un bel po’.Ti abbraccio.
Attualmente il forno a legna non c’è ahimé, ma lo spazio per metterlo ci sarebbe, e mica posso tornare in Collina senza avere altri obiettivi di sviluppo futuri, ti pare! Un abbraccio grande.
Hi hi. Sai che anche i miei hanno intenzione di mettere il forno a legna??? Per me sarebbe una vera manna.Un abbraccio a te.